Trasferisci
a noi tutte le tue responsabilità

ZEROZEROTONER
non si prende in carico solo dell'operatività

ZEROZEROTONER è un insieme di tanti servizi dedicati ai consumabili di stampa, il più noto dei quali è la gestione del loro fine-vita perché esso si differenzia in modo sostanziale da tutti gli altri servizi di smaltimento presenti sul mercato.
La legge che norma la gestione dei rifiuti (TUA – Testo unico ambientale Dlg. 152/2006 e s.m.i.) prevede una casistica specifica per i rifiuti derivanti da “attività  di manutenzione” e, in presenza di contratti che regolamentano detta attività,  gli obblighi delle Aziende si riducono in modo decisivo.
Ecco perché ZEROZEROTONER è proprio quello che tutti i Clienti vogliono per la gestione dei loro rifiuti stampa; perché tutte le loro responsabilità passano  a noi.

Pensi che
non ti serva ?

Molte organizzazioni sono convinte che la gestione dei rifiuti prodotti dalle loro attività  non sia un obbligo oppure che i rifiuti speciali (tutti quelli generati da soggetti giuridici diversi dai semplici cittadini) possano essere trattati allo stesso modo dei rifiuti urbani.
Oltretutto molte volte viene trascurato che le implicazioni per gli amministratori non sono solo di natura amministrativa (multe) ma anche penale e che la situazione si aggrava quando i rifiuti possono essere anche pericolosi (come i consumabili di stampa)
Qui a sinistra, in questo fumetto, abbiamo cercato di raccogliere le obiezioni più ricorrenti di chi non sa come stanno le cose.
Qui sotto invece, in sequenza tutti i punti di chiarimento della normativa e del servizio ZEROZEROTONER.

I rifiuti professionali vanno gestiti in modo differente da quelli urbani

Tutte le organizzazioni “professionali” (aziende, studi ed enti pubblici) che generano rifiuti classificati diversamente dai cosiddetti “rifiuti urbani”, li devono obbligatoriamente gestire affidandoli ad operatori ambientali specializzati (TUA Art. 183-184-188).
Queste categorie di rifiuti, di cui fanno parte i consumabili esausti di stampa, sono a loro volta suddivisi in “pericolosi” e “non pericolosi” e devono essere gestiti in modo molto più complesso.

Chi è il Produttore del rifiuto

L’art. 183 del TUA chiarisce che si intende come “Produttore” del rifiuto” il  soggetto giuridico che lo genera con la propria attività”.
Nel caso specifico dei consumabili di stampa ciò chiarisce bene che, dal punto di vista della generazione del rifiuto, non fa differenza se le periferiche sono a noleggio o acquistate in proprietà poiché, in entrambi i casi, l’attività  della stampa è comunque riferibile al Cliente che, quindi, si deve occupare dei consumabili esausti che ha generato.

Gli oneri
del Produttore
dei rifiuti professionali

Per legge il “Produttore di rifiuti” è costretto ad espletare una notevole quantità di azioni molto delicate.
Intanto deve accertarsi che ogni operatore coinvolto, in toto o in parte, nella gestione dei suoi rifiuti abbia le dovute autorizzazioni in corso di validità. Ad esempio anche solo per la vendita/fatturazione del servizio, è necessaria una specifica autorizzazione (chiamata dagli addetti “Categoria 8”) di cui pochissimi rivenditori di informatica e prodotti d’ufficio dispongono e di cui pochissimi Clienti sanno; oltre a ciò vanno verificate le autorizzazioni per il trasporto, per l’eventuale stoccaggio, e per il conferimento dei rifiuti all’impianto di destinazione per il loro trattamento finale.
Spetta inoltre al “Produttore” la caratterizzazione del rifiuto, ossia l’attribuzione del corretto codice C.E.R. (pericoloso o non-pericoloso) da effettuarsi anche attraverso opportune analisi di laboratorio, nonché la verifica dell’obbligatorietà o meno di tenere i registri di carico-scarico oppure di redigere annualmente il MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale).

Il Formulario F.I.R.
la sintesi della
responsabilità

Tutto quanto sopra è condensato in un documento (il F.I.R. o Formulario Identificativo del Rifiuto) che va intestato al “Produttore” e che va da esso sottoscritto, appunto per presa di responsabilità, e conservato per almeno 3 anni.
Insomma, al “Produttore” la gestione dei rifiuti comporta una pesante attività e burocrazia e, con essa, il conseguente rischio di commettere errori.

Il ruolo dei manutentori nella catena dei rifiuti

Nel Testo Unico Ambientale (e più precisamente negli art. 183 e 193) il legislatore ha voluto prevedere un ruolo specifico per le attività  di manutenzione.
Allo stesso modo con cui il meccanico che ci manutiene l’automobile non ci restituisce l’olio esausto dopo avercelo sostituito ma provvede direttamente lui allo smaltimento, così, la legge prevede che i rifiuti derivanti da attività  di manutenzione siano considerati “prodotti dal manutentore” e non più dall’Impresa appaltatrice.
Affidarsi quindi ad un servizio di manutenzione significa quindi liberarsi dal ruolo di “Produttore del rifiuto” e, con esso, di tutti gli oneri ma soprattutto delle responsabilità  sopra elencate.

Ecco la fantastica soluzione di ZEROZEROTONER

Con tutti i suoi servizi integrati, il suo impianto di destinazione certa e virtuosa, e la sua collaudatissima formulazione contrattuale, da oltre 15 anni ZEROZEROTONER si pone operativamente e giuridicamente come un servizio di  manutenzione espressamente riferito ai consumabili di stampa.
In questo modo, sottoscrivendo l’abbonamento ZEROZEROTONER, i nostri Clienti affidano a noi la manutenzione dei loro toner e cartucce e, insieme ad essa, la responsabilità della gestione quando diventeranno rifiuti.
Per di più il servizio potrà essere venduto al Cliente direttamente dal suo Rivenditore di fiducia che non necessita di nessuna autorizzazione per fatturare servizi di assistenza tecnica.

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